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San.Arti: superare la pandemia con lo smart working

Come affrontare la pandemia nel modo giusto grazie allo smart working: San.Arti.
Durante la pandemia, molte imprese ed enti hanno avuto difficoltà a gestire il lavoro da remoto. Non è però il caso di San.Arti., che ha rappresentato un ottimo esempio di smart working di successo.

Dopo aver visto cos’è lo smart working, quali sono i suoi pro e contro e come svolgerlo in sicurezza, concludiamo il nostro ciclo di articoli su questo tema tanto discusso parlando di un esempio virtuoso: San.Arti.

Durante il corso di questa pandemia, in molti hanno dovuto fare i conti con uffici irraggiungibili o male organizzati per il lavoro da remoto, con conseguente servizio scadente (se non assente). A seguito di ciò, laddove possibile, si è ricorsi a servizi alternativi rivolgendosi alla concorrenza, determinando la perdita di un potenziale cliente per l’ufficio inefficiente.

Per evitare queste situazioni spiacevoli, quindi, è opportuno assicurarsi di poter fornire un servizio efficiente anche da remoto e munirsi di tutti gli strumenti necessari.

A distanza di oltre un anno dall’inizio del progetto che ci ha visti coinvolti quali partner per affrontare la crisi causata dal virus Covid19, vogliamo tirare le somme dei risultati ottenuti.

Prima, però, vediamo cos’è San.Arti. e quale era la sua esigenza principale a proposito di smart working.

San.Arti.

San.Arti. è un Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori dell’artigianato costituito il 23 luglio 2012 da diverse organizzazioni, sia imprenditoriali sia sindacali, quali:

  • Confartigianato Imprese, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA), Casartigiani, Confederazione delle Libere Associazioni Artigiane Italiane (CLAAI);
  • Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (CISL) e Unione Italiana del Lavoro (UIL).

San.Arti. si rivolge tanto ai membri interni alle imprese, come titolari, soci e dipendenti, quanto a quelli esterni, come collaboratori e familiari.

In altre parole, conta migliaia di iscritti, cui garantisce numerosi vantaggi in ambito sanitario:

  • rimborsi dei ticket sanitari;
  • ricoveri in istituti convenzionati;
  • visite specialistiche e ablazioni;
  • prevenzione cardiologica, odontoiatrica e oncologica;
  • rimborsi e visite per maternità;
  • vaccinazioni.

L’elenco non è esaustivo, perché l’offerta di San.Arti. è veramente ampia e completa, tanto da coprire sia maggiorenni (fino ai 75 anni) sia minorenni (fin dalla nascita).

Il problema

I contatti con San.Arti. sono iniziati a marzo dello scorso anno, all’alba della pandemia che di lì a poco tempo avrebbe messo in ginocchio l’Italia e il resto del mondo. Dovendo far fronte alle mutate esigenze lavorative dovute alla pandemia scoppiata lo scorso anno, San.Arti ha richiesto il nostro supporto per gestire al meglio l’emergenza in arrivo.
Nello specifico, ci ha esposto alcune esigenze in particolare:

  • operare in smart-working;
  • fornire a tutti i clienti il miglior supporto remoto possibile;
  • ottimizzare l’impiego delle risorse umane in virtù delle reali esigenze lavorative;
  • abbattere i costi.

Si trattava, quindi, di problematiche comuni alla maggior parte delle attività nel corso della pandemia appena vissuta.

Vediamo allora in che modo abbiamo risolto il problema di San.Arti.

Il problema di San.Arti. era riassumibile in 3 punti: offrire supporto da remoto, ottimizzare l’impiego delle risorse umane e abbattere i costi.
Il problema di San.Arti. era simile a quello di molte altre organizzazioni durante questa pandemia, ma fortunatamente avevamo la soluzione giusta per loro.

La soluzione

Il primo problema su cui ci siamo concentrati è stato quello del lavoro da remoto, da cui dipendeva poi il resto.
Essenziale per lavorare a distanza è un efficace sistema di comunicazione, in modo che i dipendenti siano sempre in contatto tra loro e con i clienti. Infatti, non potendo avere contatti diretti, il personale aveva bisogno di scambiare informazioni e rispondere alle chiamate nel modo più semplice e sicuro possibile.

Fortunatamente, prima dell’inizio del lockdown del 9 marzo 2020, siamo riusciti a rendere operativo il nostro centralino PBX virtuale per la gestione di ben 50 interni.

La soluzione ideal per San.Arti. era il nostro centralino PBX Virtuale, che consente di utilizzare qualsiasi dispositivo connesso a Internet in modo semplice ed efficiente.
Grazie al nostro centralino PBX Virtuale, è stato possibile soddisfare tutte le richieste di San.Arti. e affrontare la pandemia nel migliore dei modi.


I risultati non si sono fatti attendere.


Infatti, grazie a esso, abbiamo potuto garantire importanti traguardi e soddisfare tutte le esigenze di San.Arti.:

  • Smart-Working Ready
    Attraverso l’apposita applicazione per smartphone, il CTI (Computer Telephony Integration) per i dispositivi desktop e i telefoni IP forniti, tutti gli operatori erano costantemente reperibili e interconnessi tra loro. Infatti, da qualunque dispositivo connesso a Internet era possibile replicare il proprio interno telefonico e ricevere così le chiamate, oltre a effettuare videocall e comunicare utilizzando la chat interna dedicata.
  • Remote Support
    Gli uffici, anche se chiusi durante il lockdown, hanno potuto continuare a operare e fornire il loro supporto da remoto grazie alla replica degli interni telefonici e a un IVR (Interactive Voice Response) capace di guidare i clienti verso il reparto o il servizio desiderato.
    Inoltre, il supporto del risponditore automatico consente di non perdere nessun cliente, anche grazie alla possibilità di effettuare e ricevere un numero illimitato di chiamate contemporanee sulla stessa linea telefonica.
  • Report & Analytics
    Grazie alle statistiche raccolte dal centralino virtuale (come il numero di chiamate perse, la durata delle telefonate, il tempo trascorso in chiamata da ogni operatore, etc.) è possibile capire quando il carico di lavoro è maggiore e quando invece è minore, potendo di conseguenza ripartire il personale in modo da far fronte nel modo più efficiente a ogni situazione.
    Non solo, qualora un ufficio o uno specifico dipendente risulti più occupato di altri, si può intervenire redistribuendo la forza lavoro equamente. Il tutto, a vantaggio sia della produttività sia del benessere del personale.
  • Abbattimento dei costi
    Grazie al passaggio dalla tradizionale linea analogica al GNR VoIP con 30 canali, è stato possibile abbattere drasticamente il canone telefonico aumentando al contempo il numero di chiamate simultanee che è possibile effettuare.
Grazie al nostro centralino PBX Virtuale è stato possibile: operare comodamente in modalità smart working, garantire supporto remoto ai clienti, tenere sotto controllo la produttività e abbattere i costi della telefonia.
Una sola soluzione, molteplici vantaggi.

Considerazioni finali

Grazie all’utilizzo del centralino virtuale al posto di uno tradizionale e all’adozione di pratiche organizzative volte a favorire lo smart working, San.Arti. ha potuto garantire un costante supporto da remoto per tutta la durata della pandemia, con grande beneficio (soprattutto in termini di salute, vista la natura dell’attività) per suoi clienti.

L’esito di questa scommessa è stato così vincente che San.Arti. ha già programmato nuove implementazioni per rendere le sue piattaforme ancor più integrate e accurate, permettendo così di fornire un servizio completo e tempestivo. Inoltre, visto il successo dell’esperienza in smart working, non è da escludere che possa diventare la quotidianità anche terminata questa situazione di emergenza sanitaria.

Come possiamo aiutarti?

Operando nel settore delle telecomunicazioni da oltre 15 anni, siamo specializzati nel fornire soluzioni all’avanguardia per organizzazioni di tutte le dimensioni.

Se hai bisogno di una consulenza riguardo i nostri prodotti o servizi, non esitare a contattarci: siamo lieti di poterti offrire la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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