Da da qualche anno, la Pubblica Amministrazione sta compiendo passi verso un futuro più digitalizzato, dunque più accessibile, sicuro ed efficiente.
Il cuore di questa transizione digitale?
La filosofia dell’open source.
Non si tratta solo di innovazione digitale quindi, ma di vero e proprio progresso culturale:
Promuovendo l’utilizzo di software open source, le Misure del PNRR per la transizione digitale promuovono di conseguenza la filosofia del riuso e del risparmio, prefissando l’obiettivo di mettere a fattor comune i software utilizzati e innescare economie di scala.
Il primo passo è stato, appunto, indicare i software open source come soluzione prioritaria nella transizione digitale rispetto a quelli con licenza proprietaria, così da permetterne la condivisione tra più uffici senza comportare un aumento della spesa e anzi aumentando al contempo l’efficienza.
Si stima che questo approccio possa portare ad abbattere i costi per un ammontare compreso tra i 500 e gli 800 milioni di euro annui.
Riuso dei software
Con il termine “riuso” di un software si intende l’insieme delle attività che consentono il suo utilizzo in un contesto diverso da quello per cui è stato originariamente sviluppato.
Linee guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni – 09 maggio 2019
Il prodotto originario viene «trasportato» nel nuovo contesto arricchendolo, se necessario, di ulteriori funzionalità e caratteristiche tecniche che possono rappresentare un «valore aggiunto» per i suoi utilizzatori.
I software in riuso cui fa riferimento il documento rilasciato dall’Agenzia per l’Italia Digitale sono esclusivamente quelli rilasciati con licenza aperta da una pubblica amministrazione, ma, ove necessario, sono ammessi anche quelli di terze parti.
Le linee guida
Le Linee Guida prevedono che le Pubbliche Amministrazioni effettuino una valutazione comparativa tecnico economica sull’acquisto del software, motivando le proprie scelte e privilegiando le soluzioni open source.
Il documento (link) si pone come punto di avvio di un processo culturale che vede un ricorso sempre maggiore al software aperto, poiché più scalabile di quello provvisto di licenza.
La svolta nelle telecomunicazioni
Tra gli ambiti che più necessitano di un cambiamento e di soluzioni innovative figurano sicuramente le telecomunicazioni.
Non è un segreto, infatti, che la Pubblica Amministrazione disponga di un’infrastruttura non sempre all’altezza delle esigenze dei cittadini e dei propri dipendenti: dispositivi obsoleti, software poco funzionali e un’automazione limitata sono solo alcune delle criticità che emergono quotidianamente negli uffici pubblici.
Fortunatamente, tra le soluzioni proposte per digitalizzare il settore pubblico figura anche FreePBX, un software open source che potrebbe rappresentare una grande opportunità per trasformare uno dei problemi della Pubblica Amministrazione in uno dei suoi punti di forza. Si tratta infatti del software alla base di molti dei centralini virtuali più utilizzati, tra i quali anche Centralino Ufficio e PBX Virtuale.
A chi è rivolta?
I soggetti destinatari delle presenti linee guida previste nel PNRR sono:
- gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative
- le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e i loro consorzi e associazioni
- le istituzioni universitarie
- gli Istituti autonomi case popolari
- le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni
- tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali
- le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale
- l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e al CONI (per quest’ultima amministrazione fino alla revisione organica della disciplina di settore).
Immaginiamo come dipendenti di poter comunicare internamente ed esternamente in modo organizzato e semplificato per tutti.
Immaginiamo di poter accedere ai dati o effettuare richieste in modo sicuro, in tempo reale anche a distanza.
Immaginiamo infine di poter personalizzare tutto questo secondo le specifiche esigenze di ogni settore e di ogni singolo ufficio.Quali sono le opportunità che l’Open Source può offrirci?
Ne parleremo nel nostro prossimo articolo al riguardo!